domenica 6 maggio 2012

Qualcosa da dire su Stefano Ebert?

"Solo le parole contano, il resto sono chiacchiere" (Eugène Ionesco)

Il vicentino Stefano Ebert, all'anagrafe Egidio Stefano Bertoldo, è nato a Malo nel 1942 per un dirottamento della cicogna. Infatti è in quel di Castelnovo la sua parrocchia di origine, distante solo due campanili dal paese rievocato in Libera nos a Malo da un letterato filologo un po' snobistico.
Emigrato a Vicenza alla metà degli anni '70, da cittadino precario si è dato a collaborare a periodici locali, scrivendo saltuariamente articoli sul cinema, sulla narrativa popolare, sulla poesia dialettale e sulla storia dei fumetti. Oltre a qualche saggio di varia umanità e varie amenità, misurandosi con l'arguzia di Aramis e l'astuzia di Volpone assumendo tali nomi di battaglia.
Tra i suoi lavori licenziati per la stampa fai-da-te, in una trentina d'anni di semiclandestinità, tuttora in libera uscita sono i seguenti libri e libelli, affettuosi flashbacks di scene paesane, e prese di posizione a suonare altre campane:
  • Di qua di là dal ponte di Castelnovo (1999)
  • SetteVoci (2000)
  • La Rua. 1987-1989 (2007)
Di recente ha affidato a una associazione di volontariato, per un ricavo a scopo esclusivamente benefico, la sua documentata storia del più avventuroso e valoroso dei vicentini nel mondo:
  • Il cavaliere degli oceani. Antonio Pigafetta e la grande navigazione con Magellano (Editrice Veneta, 2009)
L'ultima sua invenzione letteraria è il romanzo El Mondo Niovo, la cui trama narrativa è riassunta all'indirizzo http://elmondoniovo.blogspot.com/, con una presentazione dell'originale soggetto e dei bei soggetti che vi agiscono.